Trade Deadline 2018

TEMPO DI LETTURA: 3.38 min

L’8 febbraio in NBA c’è stato un terremoto, che da sempre caratterizza la migliore lega al mondo: la trade deadline.

 

Questo vuol dire che in quel giorno, vi sono state le ultime possibilità di scambi tra franchigie, ed è giusto analizzare chi ne è uscito vincitore e chi invece con nulla in mano.

 

 

 

Iniziamo da Cleveland: la franchigia dell’Ohio ha letteralmente stravolto la squadra con ben 6 giocatori spediti in altre franchigie e 4 arrivati alla corte del Re.

 

La trade che ha fatto più scalpore è quella riguardante Thomas, soprattutto dopo le parole dette nella notte (“Sono stufo di essere scambiato”) ed è stato come un fulmine a ciel sereno per tutti gli appassionati del basket oltreoceano. Perché, se le voci di un trasferimento del piccolo grande uomo c’erano (si cercava di inserirlo in una trade per Kemba Walker), nessuno poteva, o forse in pochi, immaginare che sarebbero stato spedito nella città degli angeli insieme al veterano Frye e la prima scelta dei Cavs, per Jordan Clarkson e Larry Nance Jr.

Poco dopo si è venuto a conoscenza di una trade a tre definita 'galattica' da parte degli esperti del settore con Sacramento e Utah, in cui a dover fare le valigie sono stati Iman Shumpert (a Sacramento, insieme a Joe Johnson), Jae Crowder, che era arrivato in estate nella trade con Boston, e Derrick Rose con destinazione Utah, con l'ultimo che verrà quasi sicuramente tagliato (si prospetta un ritorno da coach Thibodeau a Minnesota); nello stato dell'Ohio, arrivano in una squadra ormai rivoluzionata il tanto cercato George Hill (da Sacramento) e il giovane talentuoso Rodney Hood da Utah.

Come se non bastasse, il santone del mercato NBA, Adrian Wojnarowski di ESPN dà la notizia del ritorno di D-Wade a Miami in cambio di una seconda scelta protetta al Draft di questo Giugno.

Ed ecco i Cavalieri con una squadra tutta nuova o quasi, con George Hill in cabina di regia, Clarkson, Nance e Hood a dare nuova linfa ed energia alla panchina dei vice campioni in carica che oggi giocherebbero così: Hill-Smith-James-Love-Thompson

 

Da una costa all'altra arriviamo ai Los Angeles Lakers, i protagonisti delle trade sull'asse Ohio-California, che sono i veri vincitori di questa trade deadline. Perché? Perché i gialloviola, così facendo si sono garantiti due giocatori in scadenza che con molta probabilità non verranno rifirmati in estate, liberando un notevole spazio salariale per il possibile arrivo di due big nella Free Agency 2018. Oltre a Thomas e a Frye, Magic Johnson è riuscito a mettere nella trade anche la prima scelta dei Cavs 2018 (che sarà all'incirca tra la #25 e la #28), garantedosi così una chiamata al Draft che altrimenti non avrebbe avuto.

Se da un lato sia Clarkson che Nance stavano rendendo bene, in estate il giovane numero 6, ormai ex Lakers, avrebbe chiesto delle cifre che sia Magic che Robert Pelinka (storico ex agente di Kobe Bryant) non gli avrebbero garantito.

 

La Big Trade per eccellenza è stata forse quella fra Detroit e i Clippers, in cui è stato coinvolto quel blake Griffin che aveva appena firmato in estate un contrattone e che ora sta viaggiando a 21+8+6 in compagnia di Drummond.

 

Chi pensava di cambiare aria è il nostro Marco Belinelli che nonostante le avance da parte di big team (si parlava di Phila e Boston), Atlanta non ha voluto lasciare per mancanza di offerte concrete ed ora bisognerà vedere se riprenderà a giocare dopo le ultime partite passate in panchina per questioni di mercato, oppure chiederà un buyout per giocarsi le sue chance in una squadra che faccia la PostSeason.

 

Altro tormentone è stato quello di DeAndre Jordan e Lou Williams. I due giocatori dei Clippers sembravano essere quasi certi di cambiare franchigia, ma se per il centro le richieste erano troppo elevate (Cleveland ci ha provato fino all'ultima ma le serviva un'altra squadra per chiudere la trade), per la guardia si è profilata l'estensione contrattuale.

Stesso discorso di Jordan per Tyreke Evans dei Memphis Grizzlies, tanto richiesto da quasi metà NBA, ma anche qui le continue richieste di una 1a scelta non sono state ascoltate, finirà la sua stagione nella città che a visto l'assassinio di Martin Luther King.

 

Altri movimenti mercato rilevanti:

-Mudiay ai Knicks; Devin Harrsi a Denver; McDermott a Dallas

-Tyler Zeller a Milwaukee in cambio di una seconda scelta e Vaughn

-Greg Monroe ai Celtics

-Hernangomez (NY) a Charlotte per O'Bryant scelte

-Mirotic (CHI) a New Orleans

-Payton (ORL) a Phoenix