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La stagione regolare della massima competizione europea si è conclusa con non poche sorprese. 

Proviamo a vedere quali sono i team che hanno saputo confermare le aspettative, quelli che hanno deluso e chi invece ha sorpreso tutti.

 

CONFERME

 

REAL MADRID: 1° posto archiviato, Final Four di Istanbul. La stagione dei madrileni sta andando come previsto, se non meglio. Perché se un Llull in forma stratosferica ad ogni allacciata di scarpe era pronosticabile (visto che non c'è più il Chacho Rodriguez), non lo era l'esplosione definitiva del talento di Luka Doncic (18 anni) che è stata l'arma in più per coach Pablo Laso, in grado di risolvere, già nella sua giovane età le partite. La decima oramai è lì, ad un passo.

 

CSKA MOSCA: la compagine di Itoudis ha chiuso la stagione regolare dietro ai blancos, ma Teodisic e compagni non hanno intenzione di accontentarsi. Archiviata la pratica Baskonia ai playoff, arriveranno ad Istanbul con un compito: fermare la banda di Laso, in una partita, a meno di sorprese, che sarebbe l'epilogo perfetto.

 

OLYMPIAKOS: si conferma ai vertici del basket europeo la squadra capitanata da Spanoulis, che nonostante la perdita di un giocare cuore e anima come il nostro buon Daniel Hackett ha continuato ad imporre il proprio gioco ed il proprio ritmo. Nella nuova Bisanzio la squadra di Sfairopoulos affronterà il CSKA, che nelle partite che contano hanno sempre battutto, finirà ancora così?

 

FENERBAHCE: dopo una prima parte di stagione in sordina, piano piano la squadra turca guidata da Bogdanovic si è riportata al 5° posto. Sweep al Panathinaikos, vincendo due partite nella bolgia dell'Oaka, dovrà affrontare il Real Madrid in semifinale con la rabbia di chi l'anno scorso è arrivato ad un passo dall'alzare l'Euroleague Trophy; sarà l'anno buono per Datome e compagni?

 

BASKONIA: la squadra basca ha dimostrato di saper giocare, e bene anche. Con uno Shane Larkin in regia e un Shengelia in formato NBA, la squadra di Sito Alonso non solo ha combattuto durante la stagione, ma ha anche rischiato il gran colpo a Mosca in gara-2. Se l'anno scorso erano arrivate le Final Four, quest'anno dovranno accontentarsi di guardarle in TV.

 

SORPRESE

 

PANATHINAIKOS: ad Oaka non si passa, ecco cosa ha portato il Pana ai playoff con la 4a testa di serie, che però non è bastata per portare i greens dopo tanti anni alle Final Four di Istanbul. Ma è solo con l'arrivo di Xavi Pascual in panchina che la stagione ha preso una svolta. Sono mancati forse i giocatori chiavi nei momenti clutch della serie con la bestia nera, nonchè grande ex della panchina, Obradovic. Sapranno rifarsi l'anno prossimo?

 

ANADOLU EFES: la squadra  turca è entrata nei playoff grazie al lungo roster a disposizione di coach Perasovic, che gli ha permesso ampie rotazioni. Quella dell'Efes, nei playoff contro l'Olympiakos, è stata la serie più equilibrata decisa-si soltanto a gara-5 sotto i colpi di Mr. Spanoulis. Heurtel, Osman, Honeycutt e Dunston sono un' ottima base su cui porre le fondamenta. 

 

STELLA ROSSA: stagione stellare per la società di Belgrado che è andata ad un passo dall'entrare nei playoff, che sarebbero stati la ciliegina sulla torta della Stella Rossa. I ragazzi di Radonjic hanno risentito della partenza lenta fatta ad inizio stagione, ma che non li ha scoraggiati.

Stagione da cui ripartire per un roseo futuro.

 

ZALIGIRIS: la squadra lituana ci ha creduto fino in fondo, fino a che le energie hanno retto. Sì perchè il percorso fatto dallo Zalgiris era stato perfetto fino a qualche partita dalla fine, quando le pile si sono scaricate. Per il suo allenatore, ex stella dello scenario europeo Jasikevicius, si prospetta un futuro in una big. Che non sia il Maccabi per rifondare?

 

DARUSSAFAKA: squadra tutta nuova quella allenata dal David Blatt, ex allenatore dei Cavs, che poco a poco è riuscito a imporre le proprie ideologie in quella che ora è la terza compagine di Istanbul. Dopo una discreta regular season sono riusciti a bloccare il Real a Madrid, perdendo però le successive due in casa. E' comunque un buon punto da cui cominciare l'anno prossimo.

 

BAMBERG: nonostante la posizione in classifica, la compagine tedesca guidata dal nostro Andrea Trichieri, ha ben figurato con tutte le squadre, perdendo molte partite sul filo del rasoio. Buona stagione comunque per una squadra che è soltanto al suo secondo anno fra le grandi d'europa, dove oramai ha un posto anche il suo migliore giocate: Niccolò Melli. L'ala nostrana è arrivata nei radar delle squadre NBA e il futuro sembra quasi deciso, o l'NBA da role player o l'Eurolega da protagonista.

 

DELUSIONI

 

MILANO:  ad inizio stagione sembrava poter essere in grado di raggiungere i playoff con una discreta facilità, invece è stato tutt'altro. Dopo una partenza a razzo che faceva ben sperare,  la rottura nello spogliatoio fra Gentile e Repesa ha reso tutto in salita e le vittorie si possono contare sulle dita delle mani. Stagione a dir poco fallimentare.

 

GALATASARAY: che sarebbe arrivate tra le ultime si pronosticava già appena partiti, ma fra le delusioni è la squadra che è riuscita a mettere in difficoltà, una volta tagliati gli americani, tutte le squadre. 

 

KAZAN: come per i turchi, si può dire che il destino della squadra di Langford e compagni fosse già deciso. Tolta qualche partita risolta da quello che è forse l'americano più forte passato nel nostro continente, è stata per tutta la stagione la squadra materasso per le big. Avrebbe fatto meglio a giocare l'Eurocup.

 

BARCELLONA: la più deludente, non solo come squadra, ma proprio come stagione per una società plurivittoriosa come quella catalana.

Complici un allenatore nuovo e numerosi infortuni nel corso della stagione, a Barcellona qualcosa non è andato, anzi, diciamo che non è andato niente. 11° posto in classifica e playoff da vedere sul divano. Rivoluzione in vista?

 

MACCABI TEL AVIV: delusione perchè una squadra con così tanta storia vincente alle spalle non può disputare una competizione in questo modo, soprattutto dopo gli investimenti fatti in estate. Di infortuni ce ne sono stati (vedi Quincy Miller, Sonny Weems e Andrew Goudlock) ma non possono essere una scusante valida. E' stato un anno di confusione, e lo si è notato dai numerosi cambi alla guida.